OT, reportage

Kit fotografico per piante succulente

Migliorare le foto delle nostre amate piante grasse

Spesso mi sono posto il problema di come fotografare le mie piante grasse, mettendo in risalto la pianta stessa e in secondo piano lo sfondo in cui, molte volte, erano presenti altri cactus.

Seguendo un po’ di discussioni sui vari forum “cactofili”, vedevo che molti appassionati e collezionisti come me, fotografavano le loro piante interponendo uno sfondo colorato in tinta unita.
In questo modo, si può poi in “post-produzione” ritagliare la sagoma della pianta o cambiare il colore dello sfondo ma, soprattutto, si da molto risalto alla pianta fotografata.

Dopo diverse soluzioni “fai-da-te” di brevissima durata e scarsi risultati, mi son deciso ad acquistare su Amazon un piccolo set fotografico senza spendere cifre esorbitanti.

Vi faccio quindi vedere alcune delle mie foto ottenute con questo kit fotografico:

L'astrophytum è un genere comune di cactacee che comprende anche numerose cultivar ricercate, coltivate soprattutto in giappone.
Astrophytum myriostigma cv.kikko nudum
Le variegature delle piante grasse sono una caratteristica dovuta alla mancanza, più o meno accentuata, di clorofilla. Questo astrophytum è completamente giallo, diventa di colore arancione se posto in posizione soleggiata.
Astrophytum myriostigma variegato
astrophytum myriostigma hakuun - cultivar giapponese
Astrophytum miriostigma cv.hakuun
Astrophytum myriostigma kikko forma nuda e pollonante.
Polloni di astrophytum kikko

Il kit fotografico che ho acquistato, lo trovate in questo negozio online

Ve lo consiglio se non volete spendere molti soldi ed ottenere delle foto delle vostre piante grasse e succulente più che accettabili e “simil-professionali”. 🙂

Buona coltivazione e… tante foto!!!

coltivazione

Il concime ideale per le piante grasse

Qual’è il concime ideale per la coltivazione delle nostre amate piante succulenti?

Come faccio a comprare un concime che abbia un buon rapporto qualità/prezzo senza ricorrere per forza ai concimi di marca?

cactus concimi composizione

I concimi sono quel miscuglio di sostanze che fornite alle piante fanno si che la stessa non deperisca. In effetti forniscono alle piante gli elementi nutritivi per la loro vita.

Gli elementi per la vita delle piante sono di numero elevato ma quelli fondamentali sono 13.
Questi 13 sono essenziali ed all’azzeramento d’uno d’essi si istaura il decadimento della pianta.

I 13 elementi si possono raggruppare in tre insiemi:

  • Macroelementi – Azoto N, Fosforo P, Potassio K;
  • Mesoelementi – Calcio Ca, Magnesio Mg, Zolfo S;
  • Microelementi – Boro B, Manganese Mn, Rame Cu, Zinco Zn, Molibdeno Mo, Cobalto Co, Ferro Fe.

I macroelementi vengono assorbiti in dosi massicce, i mesoelementi in misura modesta, i microelementi in misura minima ed in tracce.

[tratto da un articolo di S.Formicola sul forum Cactipedia]

innesti

Coltello per innesti

Ciao ragazzi,

Settembre ormai è arrivato ed il caldo afoso di agosto si sta attenuando… molti collezionisti ed appassionati di piante grasse e succulente si accingono, proprio in questo periodi, a ripartire con gli ultimi innesti di quest’anno all’aperto.

Così ho deciso anche io di attrezzarmi e riprendere a fare qualche innesto nei ritagli di tempo libero quando sono a Roma, e non a Varese per lavoro.

Controllando però tra i miei “attrezzi del mestiere”, mi sono accorto che avevo solo dei bisturi a lama piccola ed un vecchio coltello di mio nonno, a cui sono particolarmente affezionato, ma che ha ormai la lama poco affilata.

Mi sono armato di pazienza ed ho deciso di fare una piccola spesa.

coltello per innesti cactus
Coltellino per innestare le mie piante

Ho comprato un coltello per innesti che mi è arrivato ieri.
Devo dire che si presenta bene, la lama è molto affilata ed è anche molto comodo e maneggevole…
penso non avrò problemi nell’innestare i miei cactus! 🙂

E’ un coltello di piccole-medie dimensioni, quindi sicuramente non adatto a portainnesti del diametro di 3-4 cm, ma io ho solo myrtillocereus, jubertii piccoli…
quindi andrà più che bene!

Presto vi saprò dire meglio com’è andata! 😉

OT

Liquore a base di fichi d’india

…in piena stagione… direi di approfittarne!

CactusFollia

Dopo la ricetta della marmellata di fichi d’india, che spero vi sia piaciuta, ecco come fare il liquore!

Ingredienti:

  • 500 cc. di alcool a 95°
  • 8-10 fichi d’india rossi
  • 250 grammi  di zucchero
  • 500 cc. di acqua
  • aroma vaniglia
  • colorante rosso

Preparazione:
Si prendono i fichi d’india e dopo averli privati della buccia (incidere prima i lati e poi effettuare un taglio centrale per sollevare la polpa) e si mettono a macerare in un vaso a chiusura ermetica unitamente all’alcool agitando di tanto in tanto.
Dopo una settimana, quando l’alcool ha assunto un colore intenso rosso, si tolgono i fichi d’india  e si filtra l’alcool utilizzando un canovaccio. Si mette l’acqua insieme allo zucchero e mettendolo in una pentala sul fornello si prepara uno sciroppo. Raffredato lo sciroppo si unisce l’infuso alcolico, si aggiunge pochissimo aroma di vaniglia e se di desidera stabilizzare il colore (altrimenti diventerebbe giallastro) si…

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coltivazione, schede piante

Quella strana pianta succulenta che…

…cresce rigogliosa sulle nostre costiere mediterranee… dai fiori viola simili a delle margherite… come si chiama?

Spesso mi son fatto questa domanda passeggiando lungo le spiagge salentine…

si tratta del genere Corpobrutus, appartenente alla famiglia delle Aizoaceae, il cui nome deriva dal greco carpo (frutto) e brotos (edule).
“Volgarmente” indicato come fico degli Ottentotti, è conosciuto in Italia anche con il nome di “Unghia di strega“.

In Europa, questo genere di pianta grassa, è rappresentato principalmente da due specie:

  • carpobrutus acinaciformis (in foto);
  • carpobrutus edulis.

Per una descrizione dettagliata di questo genere, vi rimando alla lettura della scheda sul Portale della Flora d’Italia.

Buona lettura! 🙂

innesti

Innesto da tubercolo: i risultati!

A distanza di poco più di un anno, vi mostro i risultati ottenuti con alcuni miei innesti da tubercolo di trichocereus variegati.

L’ordine delle foto segue quello dell’articolo precedente linkato:

cactus tubercolo variegato

cactus innesto tubercolo

Infine l’ultimo trichocereus…
foto un po’ sfocata, ma il cactus è completamente giallo come il pollone che ha sviluppato la pianta madre nell’ultima foto.

cactus-innesti-variegatura

trichocereus sp. variegato - la pianta madre
trichocereus sp. variegato – la pianta madre

coltivazione, rimedi naturali

Diserbante naturale contro le erbacce infestanti

Come preparalo in casa

Erbacce infestanti: come liberarsene in modo naturale

Le “erbacce” sono uno dei problemi principali di chi cura il proprio giardino, avere il pollice verde vuol dire essere sempre rispettosi dell’ambiente e quindi in molti scelgono un diserbante naturale per le erbe infestanti.

Il modo più ecologico per sbarazzarsi di erbacce è quello di tirarle su, scavare le radici e lasciarle asciugare al sole, e poi aggiungerci un cumulo di composti. Tuttavia, un tale metodo può far perdere parecchio tempo, quindi se siete alla ricerca di un modo più rapido ed efficace per liberarsi di erbacce, uno dei diserbanti che verranno descritti e prodotti in casa potrebbero essere la soluzione al problema. Si tratta di erbicidi ‘naturali‘ fatti anche in casa che non danneggiano la naturale chimica del terreno e non inquinano . Un erbicida è una “sostanza che è tossica per le piante”, il che significa che le vostre piante da giardino sono altrettanto sensibili a questi trattamenti, che potrebbero avere un effetto negativo nel terreno se applicato in grandi quantità, e possono causare lesioni agli umani con un utilizzo improprio.

Lavare queste piante con il monossido di d’idrogeno bollente è una pratica che funge da diserbante naturale.
Questo erbicida fatto in casa è di gran lunga il più semplice da preparare, e se vi capita di versarvi addosso l’acqua bollente, è anche il meno dannoso per le persone e l’ambiente.
Basta portare una grande pentola di acqua ad ebollizione e quindi versarlo sopra le foglie e steli di erbacce che si desiderano eliminare. L’utilizzo di acqua bollente è un metodo efficace per uccidere le erbacce in luoghi come marciapiede o nelle crepe di una strada privata, o su una superficie più ampia che si desidera ripiantare dopo che le erbacce sono scomparse, in quanto non lascia alcun residuo o alcun effetto nocivo a lungo termine. Come con tutti questi erbicidi fatti in casa, è ancora importante applicarlo solo alle piante che si desidera eliminare, in quanto possono facilmente uccidere anche i vostri fiori o piante da orto.

Bagnare le erbacce con il cloruro di sodio
Il cloruro di sodio, o sale da tavola comune, è un erbicida efficace, e ha una certa notorietà storica per eventualmente essere utilizzato per devastare i terreni dei popoli conquistati (salatura i campi impedisce piante di crescere lì). Perché il sale può avere un effetto dannoso nel terreno, è importante applicarlo solo direttamente alle foglie delle erbe infestanti, e non bagnare il terreno, soprattutto nelle aiuole con altre, più desiderabili, piante.
Sciogliete una parte di sale in 8 parti di acqua calda (può essere reso più forte, fino a 1 parte di sale a 3 parti di acqua), aggiungete una piccola quantità di sapone liquido (per aiutare aderire alle superfici fogliari), e versare in un bomboletta spray. Per applicare, coprire o legare di nuovo tutte le piante vicine che non volete uccidere, quindi spruzzate le foglie delle erbacce con la soluzione.
Fate attenzione a non bagnare il terreno, e mantenere questa miscela lontano da marciapiedi di cemento o passi carrai (può scolorirli). Possono essere necessarie più applicazioni.