coltivazione, guide

Rinvasare le piante grasse

Scegliere il miglior substrato per il rinvaso delle nostre piante

Il rinvaso delle piante succulente è molto semplice ma va fatto con la giusta tecnica.Il rinvaso delle piante grasse va effettuato in linea generale ogni 2-3 anni preferibilmente in primavera (marzo-aprile) o quando risulta necessario cioè, per esempio, se le radici escono dai fori di scolo o il vaso risulta troppo piccolo per il fusto (con conseguente deformazione dello stesso vaso se in plastica… cosa che si verifica soprattutto in alcune specie di cactus come gli ariocarpus).

Io personalmente preferisco rinvasare le piante succulenti nel periodo del riposo vegetativo, in particolare nei mesi di gennaio-febbraio… ciò per due motivi molto pratici: durante questi mesi la pianta è in riposo e quindi ne risente meno del rinvaso ed inoltre, in questo modo, posso essere libero nei mesi primaverili per altre attività (impollinazione di astrophytum, semina di cultivar ecc.)

Bisogna però fare attenzione ad alcune specie di cactus come i Melocactus che sono piante molto sensibili e delicate.

Il mio consiglio è poi anche quello di rinvasare le piante dopo l’acquisto… in genere infatti, le piante grasse acquistate (specie quelle dei supermercati) non hanno un terriccio o substrato ideale ma, piuttosto compatto, ed a lungo la pianta potrebbe risentirne.
Se non riuscite a rinvasare la pianta a causa del substrato troppo compatto, potete immergere il panetto di terra in una vaschetta riempita d’acqua per alcune ore. Attenzione però nel fare questo tipo di intervento in inverno per le piante grasse… ricordatevi, prima di rinvasare, di pulire molto bene le radici e soprattutto asciugatele.
A tal proposito, io uso abitualmente mettere la pianta con la radice nuda in un luogo fresco e non al sole per alcuni giorni fino anche ad una settimana o più per le piante molto grandi. Infatti bisogna consentire alle radici di cicatrizzarsi bene prima del rinvaso.

Se la pianta è stata coltivata in un substrato corretto di un coltivatore appassionato non si avranno problemi a liberarla dal vecchio substrato poichè vi saranno sufficienti inerti e di conseguenza vi sarà solo una minima perdita di radici; il vaso che si utilizzerà sarà leggermente più grande del precedente.
Per un rinvaso corretto si preferisce utilizzare materiale inerte molto grosso (come lapillo 13-15 mm) nella parte inferiore del vaso, inerte di varie dimensioni mescolato al terriccio nella parte centrale del vaso dove saranno presenti solo le radici e infine solo inerte molto fine (come lapillo e/o pomice 1-3 mm o 3-5 mm, ghiaia fine di fiume) per circondare il colletto della pianta, la parte più delicata della pianta.
L’uso delle conchiglie sminuzzate è sconsigliabile poiché aumenta l’alcalinità della composta.

Nota: Se avete difficoltà a reperire il materiale inerte, potere guardare in questa discussione sul forum Cactus&Co, per sapere dove acquistare nella vostra zona.

La pianta appena rinvasata non va mai innaffiata subito, anche nel periodo primaverile.

Un buon rinvaso permette la crescita delle piante grasse senza problemi.
Uno dei miei echinocactus grusonii subito dopo il rinvaso

Ovviamente nel periodo di riposo vegetativo e soprattutto se avete l’abitudine o la possibilità di svernare le vostre piante grasse all’interno di una serra, potete benissimo non innaffiate la pianta rinvasata ma aspettate il periodo primaverile.

Personalmente non utilizzo l’argilla espansa nel substrato per le mie piante succulenti, al limite la metto sul fondo del vaso per favorire il drenaggio dell’acqua delle innaffiature.

Buon rinvaso! 🙂

In questa pagina, potete vedermi all’opera nel rinvaso dell’echinocactus grusonii che vedete nella foto accanto.

P.S.: Ulteriori informazioni sul terriccio e materiali inerti, le trovate in questa pagina del forum Cactofili