Dopo un mesetto dal mio trasferimento a Varese, per motivi di lavoro, oggi mi sono cimentato nella prima semina di alcune cultivars di astrophytum.
Alcuni semi provengono dalle mie piante grasse, altri invece mi sono stati gentilmente regalati da amici cactofili.
Tra questi, ho provato a seminare digistostigma “caput-medusae”, superkabuto, myriostigma kikko variegati “kohyo”, onzuka ed ibridi mix.
Ho preferito una tecnica già usata in passato che mi aveva dato ottime soddisfazioni: immergere i semi in piccoli bicchierini di plastica con acqua e limone + stimolante 66F e Previcur per 24 ore prima di procedere con la semina.
Dopo la semina, ho lasciato i vasetti in immersione in acqua e fungicida fino a vedere l’acqua sulla superficie del terriccio.
Fatto ciò ho messo tutti i vasetti di astrophytum in un contenitore sigillandolo con pellicola trasparente da cucina. Rimarranno così almeno per le prime due settimane… sperando di non trovare muffe non avendo sterilizzato preventivamente il substrato come fanno molti cactofili.
L’unica cosa che ho dimenticato a Roma, sono le mie classiche etichette di plastica gialle per identificare le semine… per cui mi son dovuto accontentare!
Posterò presto nuove foto… 🙂