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Impollinazione delle Asclepiadaceae

Come impollinare le hoya?

Purtroppo ancora non mi sono cimentato nell’impollinazione delle hoya (la cosiddetta “pianta di cera”), finora ci sono riuscito solo con il genere delle cactacee.

Stamattina quindi ho provato a fare una ricerca con Google ed ho trovato dei risultati interessanti che vi propongo:

La specie hoya più diffusa è la carnosa, presente in diverse varianti, qui vediamo quella classica.
Hoya carnosa

“Cerchiamo di capirci qualcosa… l’impollinazione” dal forum Hoya Mania

Il genere Hoya“, speciale 2013, a cura dell’AIAS

La pianta Hoya” dal blog StranePiante

“Come ottenere i semi di Hoya” dal forum Compagnia del giardinaggio

“Fiore delle Hoya: struttura” dal forum Giardinaggio

Sicuramente la prossima primavera, proverò ad impollinare anche le hoya e metterò qui le foto ed indicazioni utili.

Qualcuno di voi ha già provato?

fioriture

Hoya publicalyx cv. “silver pink”

Le hoya riprendono a fiorire!

Vi mostro la fioritura di una delle mie hoya:

La tassonomia dei generi di Hoya è molto complicata e in costante aggiornamento, la gran maggioranza di specie di Hoya ad oggi conosciute è stata introdotta in coltivazione successivamente al 1990, e tutt'ora esistono numerosissime specie mai identificate tenute in collezione con nomi come Hoya sp., Hoya sp. seguito dal paese in cui è stata raccolta o Hoya sp. seguito da un numero assegnato dal singolo possessore della pianta. Inoltre molte zone da cui originano le Hoya sono ad oggi ancora inesplorate. Ed ancora, esistono diversi generi di piante strettamente legati al genere Hoya, come le Dischidia, Absolmsia, Micholitzia, Eriostemma, Centrostemma, e alcune piante ad oggi conosciute entrano ed escono da questi generi per essere associate o escluse dal genere Hoya. Ultimamente si sta cercando di fare chiarezza associando alla classificazione di Linneo la moderna tecnica di classificazione con DNA, il procedimento è costoso e quindi lento.  Appreso questo è impossibile stabilire con certezza per il momento quante specie appartengono al genere Hoya, quindi in base alle classificazioni di diversi studiosi e appassionati si va dalle 90 alle oltre 300 specie.
Fioritura Hoya Publicalyx cv.”silver pink”
Le foglie delle Hoya possono essere molto differenti tra loro, sono sempre (tranne per la H. imbricata) prodotte in coppie opposte all'altezza di un nodo del fusto della pianta. Le foglie delle Hoya che crescono in ambienti più secchi sono succulente, appunto per non disidratarsi velocemente, mentre quelle che crescono in ambienti più costantemente umidi sono più ampie e sottili. Alcune come quelle delle Hoya linearis sono strette e affusolate e differiscono notevolmente da quelle delle altre Hoya.  I fusti delle Hoya possono essere rampicanti, striscianti e in alcuni casi eretti e cespugliosi.
Una macro particolare dei fiori

Questo è la varietà più comune del gruppo pubicalyx.
Questa specie cresce molto bene e veloce. Ha foglie verdi con spruzzi d’argento. I marchi d’argento sulle foglie diventano rosa-argento quando esposti con più luce e sole. I fiori sono profumati e sono simili alla carnosa H., ma con una sfumatura più vicina al colore marrone con un centro rosa. E’ originaria delle Filippine.
Bisogna tenere questa hoya a circa 40°, ma può sopportare il gelo per brevi periodi di tempo.

In questa pagina invece, c’è l’elenco completo delle specie “publicalyx”

fioriture

Caldo torrido: fioriture a rischio

Le fioriture delle piante grasse

Da una settimana, qui a Roma sta facendo un caldo assurdo… con punte di 43°C in serra durante le ore centrali della giornata.

Anche le minime sono abbastanza alte… oscillano intorno ai 21-23°C.

Molte piante grasse, in questo periodo, hanno bisogno di frequenti annaffiature ma le fioriture sono sempre frequenti. Purtroppo sono anche fioriture molto brevi… infatti, a causa del caldo assurdo, i fiori durano poco più di 24 ore e sfioriscono durante le ore più calde.

Sono provviste di un fusto globoso, spesso allungato provvisto di costolature per tutta la sua lunghezza nelle quali si sviluppano le spine che altro non sono che le foglie trasformate che nascono da piccole protuberanze dette "areole". I fiori sono molto grandi, appariscenti, di colore per lo più bianco-rosato variamente sfumati e profumati.
Abbozzo di fiore in echinopsis ibrido

In compenso, altre piante succulenti sembrano godere di queste alte temperature:

Adenium Roem. & Schult. è un genere di piante della famiglia Apocynaceae. La sistematica delle Apocynaceae è in fase di evoluzione alla luce dei risultati scaturiti dalle ricerche sulla filogenesi delle specie comprese nell'ordine delle Gentianales. Nella tassonomia del Sistema Cronquist, la famiglia si suddivide in due sottofamiglie, rispettivamente le Apocynoideae e le Rauvolfioideae. Il Sistema APG II rivoluziona la sistematica all'interno dell'ordine delle Gentianales includendo l'ordine delle Rubiales come famiglia delle Gentianales e ripartendo la famiglia delle Asclepiadaceae fra tre nuove sottofamiglie delle Apocinaceae.
Fioritura in adenium
Aloe è un genere di piante succulente della famiglia delle Aloeaceae (Xanthorrhoeaceae secondo la classificazione APG[1]) che raggruppa oltre 400 specie. Il genere è originario dell'Africa ed è molto comune in Africa del Sud, sulle montagne dell'Africa tropicale e nelle aree limitrofe al continente (Madagascar e Penisola arabica).
Fiore in aloe mitriformis

 

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Astrophytum: impollinazione interspecie

Tentativi di ibridazione interspecie

Qui a Roma è scoppiato ormai il caldo africano… alle 10 di mattina in serra, ci sono già 32°C! …vien voglia di andare al mare!

Nell’attesa, ne ho approfittato della fioritura contemporanea di due piante grasse: un astrophytum ornatum ed un astrophytum asterias cv.superkabuto.

Astrophytum ornatum è una cactacea che fu descritta per la prima volta nel 1828  da Auguste Pyrame De Candolle e chiamata Echinocactus ornatus. E' una specie originaria di areali limitati in Messico (Stati di Querétaro, Hidalgo, Guanajuato e San Luis Potosí) ove cresce ad altitudini comprese tra gli 800 ed i 2.000 metri s.l.m. tra la macchia xerofitica e tra le rocce nei canyon oppure tra le rocce nei boschi di latifoglie. Nello stato di San Luis Potosí é segnalata inoltre una zona zona dover risulta essersi ibridato con altre specie di Astrophytum.  A. ornatum  ha  il corpo grigio-verde, dapprima cilindrico, poi con l'avanzare dell'età colonnare. Può infatti raggiungeree talvolta superare il metro di altezza. Il diametro è di circa 15-30 cm e se visto dall'alto  sembra una stella e da ciò deriva il suo nome. Ha 6-8 costolature più o meno ricoperte di scaglie bianco-argento che formano delle caratteristiche striature. Le costolature sono di solito diritte e talvolta spiralate. Sui bordi delle costolature sono presenti delle areole biancastre sulle quali crescono 5-12 spine non molto lunghe, diritte, gialle o brunastre. I fiori, diurni, giallo pallido, sono grandi 7-10 cm. di diametro e sbocciano più volte nella stagione a partire dall'inizio dell'estate.
Fioritura doppia di astrophytum ornatum
E' infatti caratterizzato da una simmetria perfetta e da areole setose che rafforzano la sua geometria perfetta. La bellezza inoltre è incrementata da puntinature più o meno presenti nel corpo che caratterizzano la specie e le numerosissime cultivar che sono state create grazie alla facilità con cui si ibrida. E' una cactacea globosa, senza spine, originaria del Messico nord-est (Stati di Nuevo León e Tamaulipas) e sud degli Stati Uniti (sud del Texas). L'habitat è caratterizzato da clima caldo temperato, ad una altezza al di sotto dei 500 metri s.l.m. anche se più frequentemente lo troviamo al di sotto dei 200 metri s.l.m. e in aree con precipitazioni medie di 500 mm l'anno. Astrophytum asterias cresce solitamente all'ombra di arbusti spinosi oppure in fessure di rocce e comunque in terreni tendenzialmente calcarei e talvolta in suoli argillosi oppure ghiaosi o salini oppure con PH piuttosto elevato. Ha un fusto pressoché sferico, anche se molto appiattito e concavo al centro del diametro di circa 15 cm in età adulta. Il colore è verde più o meno tendente al grigio con costolature (6-8) divise da solchi più o meno profondi  ed al loro centro si sviluppono delle grandi areole setose più o meno prominenti. I fiori, quasi sempre apicali, sono lunghi circa 3 cm. con un diametro di 6-7 cm dicolore giallo con la parte centrale di un bel rosso. Fra gli Astrophytum è sicuramente una delle specie a crescita più lenta ed è per questo che talvolta lo troviamo innestato per farlo crescere più velocemente.
Fiore di astrophytum asterias cultivar superkabuto

Mi sono armato di pennellino ed ho provato ad impollinare queste due piante.

Fra qualche giorno saprò se questa mia impollinazione incrociata interspecie è andata a buon fine… spero di si! 🙂

In genere, questo tipo di impollinazioni danno luogo ad ibridi interessanti, spesso variegati… staremo a vedere…

ciao!