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Aspettando la primavera

Aspettando la primavera, vi mostro qualche fioritura delle mie piante grasse:

Luecthembergia principis in fiore... da questa pianta si possono ottenere ibridi interessanti impollinandola con le cultivar di astrophytum e ferocactus
Luecthembergia principis
Ferocactus brevispinus: Qualcuno la considera la forma mostruosa di Ferocactus herrerae f.ma brevispinus  (oppure Ferocactus wislizeni ssp. herrerae f.ma brevispinus, che però su diversi siti che ho visto viene dato come sinonimo)  Quello che sembra chiaro è che non è più valido il nome horridus (però peccato, gli si addiceva proprio), ma la confusione torna a regnare quando si trova F. horridus come sinonimo di Ferocactus peninsulae (specie indubbiamente valida e diversa dall'herrerae).  A me sembra abbastanza diverso dall'altro F. brevispinus che ho e non mi sorprenderebbe che fossero stati originati da due specie distinte, ma neanche il contrario, dunque in questa incertezza per ora mi limito a chiamarlo Ferocactus brevispinus bitorsoluto, o come altro mi viene da chiamarlo al momento.
Ferocactus herrerae v.brevispinus
Stenocactus o echinofossulocactus lamellosus
Stenocactus lamellosus
Gymnocalycium baldanium
Gymnocalycium baldanium
Mammillaria rekoi sp. rekoi
Mammillaria rekoi sp. rekoi
Rebutia robustissima
Rebutia robustissima

Belle, vero!? 🙂

 

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La chimera: mutazione genetica

Cosa sono le chimere?

Le chimere, in botanica, sono singoli organismi composti da due tipi di tessuto differenti dal punto di vista genetico.
In genere nelle piante ambedue i tipi di tessuto derivano dallo stesso zigote e la differenza è dovuta a mutazioni che avvengono nei tessuti meristematici (una zona di crescita e divisione) e che si replicano per nomale mitosi creando così delle parti della pianta con costituzione genetica differente.

Molto spesso, le chimere più comuni sono il risultato di mutazioni dei diversi strati che compongono i tessuti della pianta.
Nelle chimere periclinali  la mutazione è presente in uno strato; nelle chimere settoriali, le cellule normali e mutate sono vicine tra loro… infine, nelle chimere mericlinali, la mutazione interessa solo un settore di un singolo strato.

A seconda quindi del tipo di chimera, possiamo avere piante grasse totalmente differenti ed in molti casi abbiamo le piante variegate… in questo caso la mutazione interessa solo la perdita di cloroplasti nel tessuto mutato.

Esempio di chimera variegata di pianta grassa e succulenta, innestata su portainnesto data la crescita molto lenta per carenza di cloroplasti.

Per ulteriori informazioni, potete leggere questo articolo in inglese

Oppure vi consiglio di leggere il libro di Gordon Rowley “Teratopia: Il mondo delle succulente crestate e variegate”

Buona coltivazione! 🙂