Oggi qui a Roma il tempo è nuvoloso, fra un po’ inizierà a piovere e le temperature si sono abbassate.
I nostri trichocereus ed echinopsis però stanno fiorendo tutti in contemporanea ed allora perché non approfittarne per impollinarli tra di loro? Ho preso quindi un pennellino e mi son divertito a fare l’ape maia! 🙂
Trichocereus imperialis x grandiflorusEchinopsis rosa pallido x echinopsis fiore rosa-arancioEchinopsis oxygona x ibrido fiore arancioneTrichocereus grandiflorus x ibrido rosa-giallo
Speriamo che escano degli ibridi interessanti e dai colori particolari! 🙂
“I Ferocactus sono un genere di piante succulente appartenenti alla famiglia delle Cactaceae (sottofamiglia Cactoideae, tribù Cacteae). La pianta si presenta di forma globosa per poi diventare cilindrica in età adulta (anche se alcune specie rimangono globose o globose-schiacciate). In habitat le piante possono misurare dai circa 30 cm. di altezza e diametro del Ferocactus viridescens, fino ad arrivare eccezionalmente ad altezze di 4 metri e 80 cm. di diametro (Ferocactus diguetii). Le spine sono forti, dure, diritte, più o meno uncinate all’apice, di colore rosso, rosso-marrone o gialle. I fiori che si formano all’apice della pianta sono di forma campanuliforme variamente colorati dal rosso al giallo, arancioni o viola. Originariamente quasi tutte le specie erano classificate nell’allora vasto genere Echinocactus poi successivamente furono distaccate da esso per alcune differenze nei fiori, nei frutti e nei semi. Il nome generico di questo genere (fondato da Britton e Rose nel loro classico lavoro “The cactaceae” pubblicato in quattro volumi tra il 1919 e il 1923) deriva dalla parola ferus-wild, fierce (feroce) e cactus, in riferimento alle spine molto dure e taglienti. I Ferocactus sono piante robuste ed amanti del sole in grado di sopportare anche parecchi mesi di siccità. In coltivazione molte specie non possono raggiungere le dimensioni dei luoghi d’origine ma con un appropriato metodo di coltura ed una adeguata esposizione, si possono ottenere piante sane, di ragguardevoli dimensioni, con spine robuste e in grado di giungere a fioritura.” [tratto da Wikipedia]
In questo articolo vi mostro uno dei miei ferocactus, identificato come ferocactus wislizenii… anche se ho qualche dubbio dato che lo acquistai nel 2006 al Bricocenter… quindi credo proprio che si tratti di un ibrido.
Purtroppo ancora non ha fiorito! 😦
Appena acquistato in un vaso 10 cm di diametroStesso ferocactus… foto del 2013Foto dall’alto del ferocactus in vaso da 20 cm di diametro
Se volete approfondire le vostre conoscenze sul genere Ferocactus, vi consiglio di guardare un sito ben fatto e completo: Ferokat – Il genere Ferocactus
Spulciando su Youtube, ho trovato questo video interessante (di Lucio Busa) che mostra come, in natura, gli insetti impollinano i fiori delle nostre piante.
Tempo fa pensavo che le piante grasse crestate e mostruose fossero la stessa cosa ed invece poi ho scoperto che c’è differenza.
Le crestature Nelle piante crestate la normale crescita in verticale viene perturbata da qualche agente che porta lo sviluppo dell’apice da verticale in orizzontale con la nascita di una nuova linea di crescita a forma di cresta, molto simile a un ventaglio.
Mammillaria crestata
Le mostruosità
La causa di questo fenomeno è inspiegabile!
Molto probabilmente in questo caso, si parla di un difetto molecolare che porta la pianta ad una crescita abnorme ed irregolare, la sua struttura cambia a tal punto da renderne difficile il riconoscimento.
Nell’ambito delle mostruosità, si parla anche di proliferazione… che è una mutazione patologica visibile con una propaggine della pianta normale.
Mammillaria bocasana mostruosa
Infine, alcune mostruosità generano a volte delle piante talmente nuove da venir identificate come “cultivar” che di solito si possono moltiplicare tramite innesto.
Astrophytum myriostigma cv. Onzuka
Una nutrita galleria di foto di piante grasse e succulente crestate, mostruose e variegate è disponibile su Cactipedia.