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Cos’è la C.I.T.E.S.?

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Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione

“La Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione, o CITES, dall’inglese Convention on International Trade of Endangered Species, è una convenzione internazionale firmata da numerosi stati a Washington nel 1973. Ha lo scopo di regolamentare il commercio internazionale di fauna e flora selvatiche in pericolo di estinzione. Riguarda il commercio di esemplari vivi o morti, o solo parti di organismi o prodotti da essi derivati, mirando a impedire lo sfruttamento commerciale delle specie in pericolo (prima causa di estinzione, seguita dalla distruzione dell’habitat).

Specie in CITES Astrophytum asterias cv.superkabuto

La CITES è parte delle attività ONU per l’ambiente (UNEP). La sua attuazione è a carico dei singoli stati partecipanti. Gli stati che hanno aderito alla convenzione sono 178.”
[tratto da Wikipedia]

Appronfondimenti: Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione

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Cerca il cactus che fa per te!

un motore di ricerca sempre utile…

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Girovagando su Internet, ho trovato un sito interessante (Lemiepiante.it) che mette a disposizione un bel motore di ricerca per trovare piante grasse e succulente adatte alle nostre esigenze, alla nostra casa, al nostro stile di vita.

Motore di ricerca per piante grasse e succulente Piante grasse e succulente

Questo motore di ricerca permette infatti di cercare la pianta che ci interessa:

  • utilizzando i selettori che elencano le caratteristiche delle piante (tipo, ambiente, dimensione, fioritura, esposizione)
  • utilizzando l’enciclopedia che elenca tutte le piante del sito; passando il mouse sul nome della pianta ne vedrai l’immagine
  • utilizzando le liste elastiche che elencano le piante che corrispondono ai criteri; man mano che scegli appare l’elenco delle immagini delle piante corrispondenti
  • utilizzando la ricerca per ambiente navigando negli ambienti proposti
  • utilizzando la classificazione tassonomica delle specie vegetali

…e molto altro ancora! 🙂

Vai subito sul motore di ricerca per piante grasse e succulente

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Lobivia densispina cv. Stern Von Lorsch

…sempre molto bella…

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E’ una mutazione della Lobivia densispina, caratterizzata da una grande radice a fittone.

cactus cultivar lobivia echinopsis trichocereus

L’originalità della cultivar “Stern von Lorsch” (Letteralmente Stella di Lorsch) è dovuta alla particolare forma dei petali che sono molto stretti. I fiori infatti ricordano stelle gialle.
Il corpo è ovoidale di colore grigio-verde, verde opaco o marrone-violaceo-verde, cresce fino a 8 cm di altezza e 5 cm di diametro.
Costole: circa 17, più o meno dentate sino a formare tubercoli.
Fiori: I fiori sono giallo-oro con tepali stretti e lunghi fino a 6 cm di lunghezza.

Fioritura della cultivar "stern von lorsch" del genere lobivia, diffusissima pianta grassa molto rustica e facile da coltivare.

E’ una specie facile da coltivare, ma a crescita molto lenta. Annaffiare regolarmente in estate (senza ristagni) tenere piuttosto asciutto in inverno. PEr stimolare la fioritura può essere necessario aiutarla con un fertilizzante a base di potassio in estate. E’ abbastanza tollerante al freddo se mantenuta asciutta (sino a -5 ° C). Hai bisogno di un’esposizione in pieno sole o mezz’ombra…

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“Graft-cut”: affrancare le piante innestate

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La tecnica del “graft-cut” per affrancare piante precedentemente innestate.

Girovagando su Internet e sui forum dedicati alle piante succulente, ho spesso letto articoli riguardanti la cosiddetta tecnica del “graft-cut” che consente di ri-affrancare piante già innestate.

Non ho mai avuto l’occasione, né la necessita di ricorrere a questa tecnica ma, quest’inverno ho notato che alcuni dei miei cactus innestati su myrtillocactus non se la passavano proprio bene. Il portainnesto infatti, durante la stagione invernale, aveva infatti risentito del freddo e aveva perso il suo vigore vitale.

Ho deciso quindi, di sperimentare questa tecnica del “graft-cut” per la prima volta, solo su alcune piante succulente.

Dopo qualche mese, il risultato è stato sufficiente… purtroppo ho perso un paio di astrophytum, un hanazono ed un superkabuto “snow-white” per marciume… si vede che in questi casi, ho esagerato con le annaffiature.

Procedimento

Innanzitutto ho lavato con cura e disinfettato la lama del coltello…

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Nomi comuni delle piante grasse

Dotata di radici molto grosse, la Lophophora è caratterizzata da un fusto globulare, con protuberanze arrotondate dotate di areole dall'aspetto di peluria lanosa molto evidente, in special modo nell'areola centrale dalla quale spuntano piccoli fiori di colore rosa, bianco o giallo contenenti pochi semi neri.
Lophophora williamsii (Peyote)

Molte delle piante grasse e succulenti che coltiviamo sono meglio conosciute con il loro nome comune piuttosto che con il nome scientifico… vediamone alcuni:

  • Echinocactus grusonii: Cuscino della suocera,
  • Schlumbergera: Cactus di Natale,
  • Lithops: Sassi o pietre viventi,
  • Echinopsis: Luna di miele,
  • Sanseveria: Lingua della suocera,
  • Lophophora williamsii: Peyote (= pane degli dei),
  • Trichocereus pachanoi: San Pedro,
  • Aporocactus: Coda di topo,
  • Hildewinteria colademonosis: Cosa di scimmia,
  • Senecio rowlejanus: il rosario,
  • Astrophytum myriostigma: Berretta del vescovo,
  • Euphorbia milii: Spina di Cristo,
  • Homalocephala texensis: azzoppa cavalli (Horse Crippler),
  • Pachypodium lamerei: Palma del Madagascar,
  • Carpobrutus edulis: Unghia di strega.

Se conoscete altri nomi, segnalateli pure nei commenti… grazie!

15 settembre 2017: Ringrazio finora tutti coloro che continuano a segnalarmi altri nomi comuni, su Facebook, via email… potete farlo anche qui, inserendo un commento all’articolo. 🙂