blog di un folle appassionato di piante grasse e succulente
Categoria: innesti
Consigli sugli innesti: quale portainnesto usare, qual’è il periodo migliore, materiali e tecniche da usare per innesti rigogliosi e crescita rapida delle cultivar.
L’ordine delle foto segue quello dell’articolo precedente linkato:
Infine l’ultimo trichocereus…
foto un po’ sfocata, ma il cactus è completamente giallo come il pollone che ha sviluppato la pianta madre nell’ultima foto.
Settembre ormai è arrivato ed il caldo afoso di agosto si sta attenuando… molti collezionisti ed appassionati di piante grasse e succulente si accingono, proprio in questo periodi, a ripartire con gli ultimi innesti di quest’anno all’aperto.
Così ho deciso anche io di attrezzarmi e riprendere a fare qualche innesto nei ritagli di tempo libero quando sono a Roma, e non a Varese per lavoro.
Controllando però tra i miei “attrezzi del mestiere”, mi sono accorto che avevo solo dei bisturi a lama piccola ed un vecchio coltello di mio nonno, a cui sono particolarmente affezionato, ma che ha ormai la lama poco affilata.
Mi sono armato di pazienza ed ho deciso di fare una piccola spesa.
Coltellino per innestare le mie piante
Ho comprato un coltello per innesti che mi è arrivato ieri. Devo dire che si presenta bene, la lama è molto affilata ed è anche molto comodo e maneggevole… penso non avrò problemi nell’innestare i miei cactus! 🙂
E’ un coltello di piccole-medie dimensioni, quindi sicuramente non adatto a portainnesti del diametro di 3-4 cm, ma io ho solo myrtillocereus, jubertii piccoli… quindi andrà più che bene!
A qualche mese di distanza, iniziano a fiorire i primi astrophytum digitostigma innestati su pereskiopsis…
il fiore, in questo caso, ha un diametro di 2-3 cm circa… molto più piccolo rispetto al fiore di una pianta adulta coltivata su proprie radici.
Quest’altro innesto invece, è ancora un po’ indietro con la fioritura…
Tempo fa su fb, sono comparse delle foto del mio amico Flavio Agrosi in cui si vedevano alcuni innesti di trichocereus (se non ricordo male) da tubercolo.
L’idea mi ha intrigato e così la scorsa primavera, ho deciso di tentare anch’io questo esperimento.
A distanza di qualche mese, ecco i risultati ottenuti innestando i tubercoli di alcuni trichocereus ibridi e variegati che avevo nella mia collezione di piante grasse.
Spero che questi innesti giungano a fioritura prima delle rispettive piante madri… visto che non ho ancora visto il fiore! 🙂
Quest’anno, su alcuni innesti, è comparsa una macchia nel punto di attacco tra marza e portainnesto.
Trichocereus bridgesii mostruoso
Astrophytum ibrido
Chiedendo nei vari forum di piante grasse, molti appassionati e collezionisti mi hanno detto che potrebbe essere un problema di contaminazione di spore dovuto all’utilizzo di lame o bisturi non correttamente sterilizzati… la prossima volta starò più attento!