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Ferobergia: un’ibridazione impossibile?

CactusFollia

Una delle ibridazioni che sto cercando di fare da tanto tempo è proprio questa: tra ferocactus (madre) e leuchtembergia principis (padre).

Finora non ci sono riuscito; a volte perché le piante non fiorivano nello stesso periodo oppure perché c’era poco polline.

Spero quest’anno di riuscirci finalmente! 🙂

Leuchtenbergia – Genere appartenente alla famiglia delle Cactaceae che comprende una sola specie: la Leuchtenbergia principis. Il suo nome pare derivi da Eugene de Beauharnais (1781 - 1824) o da Joseph de Beauharnais, duchi di Leuchtenberg, senza che tuttavia nessuno dei due avesse particolare fama di botanico.  Pianta originaria del Messico, la Leuchtenbergia ha grosse radici dalle quali si apre una rosetta di lunghi rigidi tubercoli a sezione triangolare simili a quelli dell'Agave che hanno all'apice un'areola da cui si apre a sua volta una rosetta di circa 8 spine di consistenza cartacea con una centrale più lunga. Quando i tubercoli basali seccano, lo staccarsi degli stessi dà vita ad un breve fusto.  Il fiore della Leuchtenbergia è imbutiforme e con molti petali; nasce dalle areole dei tubercoli giovani posti al centro della pianta ed ha un colore giallo con petali a volte rossastri all'esterno e un leggero profumo.  La Leuchtenbergia ha delle affinità genetiche piuttosto marcate con i Ferocactus, e sono state prodotte negli ultimi anni forme ibride tra i due generi (Ferobergia). Ibrido di Ferobergia

Etimologia
Il nome di questo genere ibrido deriva dai nomi contrattati dei due generi genitori: “Ferocactus” e “Leuchtembergia” da cui questa pianta viene originata. La “X” prima del nome significa “ibrido”.

Descrizione
E’ un ibrido intergenere, ottenuto incrociando una delle varie specie di Ferocactus (come femmina) e una Leuchtenbergia principis (come maschio).
Questi ibridi sono molto variabili, grazie alla intersezione di caratteri derivanti dai genitori.
La lunghezza dei tubercoli e delle spine sono molto differenti tra gli ibridi ottenuti, ed infatti si ottengono una grande varietà di forme in coltivazione.
A volte una piantina perde un po’ di clorofilla diventando una pianta grassa variegata.

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