la comune “Stella di Natale”…
Mese: novembre 2014
Visita al Vivaio Autore
Incontro succulento al Vivaio Autore
Sabato 29 Novembre 2014

L’indirizzo è il seguente:
Vivaio Autore
Via Crevalcore angolo Via Anime 2
Frazione Amola – San Giovanni in Persiceto, Bologna
Se siete interessati, seguite il post sul forum Cactipedia. 🙂
Il germinatoio per le semine invernali
Come costruire il germinatoio per le semine invernali
Premetto che al momento, data la mancanza di tempo e di denari, sto seminando in un germinatoio “di fortuna”, rimasto inutilizzato negli ultimi 3-4 anni e ritornato “operativo” solo da qualche giorno.
In questo articolo però, vi voglio segnalare una serie di suggerimenti e proposte interessanti su come costruire ex-novo un proprio germinatoio per seminare le nostre piante succulente anche nel periodo invernale.
La maggior parte dei seguenti consigli proviene dal forum Cactipedia e sono un sunto dei suggerimenti e delle esperienze di tanti appassionati cactofili.
- Prima semina in germinatoio
- Il germinatoio “fai da te”
- Il mio primo germinatoio
- Dubbi sul neon del germinatoio
Ecco invece come ho iniziato anch’io a seminare in inverno senza germinatoio… una soluzione molto “improvvisata” ed “economica”! 😀 ahahah
Buona lettura e… in bocca al lupo con le vostre semine! 🙂
Solo per un giorno
I fiori delle Echinopsis sono decisamente fra i miei preferiti, per le loro grandi corolle delicate e dal profumo intenso. Questa magia dura a stento il tempo di una giornata: dalla mattina alla sera, o dalla sera alla mattina a seconda della specie, la stella dei petali si distende e appassisce. Eppure, il prodigio si prepara nel corso di lunghe settimane, durante le quali il boccio prima spunta, poi si allunga progressivamente e con grande lentezza, per poi ingrossarsi poco a poco, e infine fremere ed aprirsi di colpo. Quanto lavoro, quanta attesa e quanta preparazione, per godere del sole e del vento appena poche ore, che sono evidentemente sufficienti, nell’economia della natura, perché la pianta compia la propria missione biologica.
Quando il tempo che possiedo mi sembra poco per tutto ciò che vorrei fare e non riesco a fare, per i progetti che non riesco mai a portare a termine, per gli…
View original post 36 altre parole
Gli ormoni radicanti
Gli ormoni radicanti per i cactus: quando e come usarli?
Personalmente penso che al giorno d’oggi, l’uso degli ormoni radicanti e prodotti fitostimolanti in genere, sia molto inflazionato e molte volte si ricorre ad essi senza una reale necessità ma, piuttosto per velocizzare la rizogenesi (ovvero la capacità della pianta di emettere radici).
Nel mondo delle piante grasse e succulente, spesso si ricorre all’uso di questi ormoni perché difficilmente la pianta in questione produce polloni e quindi la riproduzione per talea è una tecnica improponibile. Il più comune principio attivo alla base degli ormoni radicanti è l’acido naftalenacetico. Si tratta di un’auxina sintetica (per auxina si intende un ormone vegetale).
Quando e come usarli
Innanzitutto, se si tratta di una talea apicale, bisogna far in modo che il taglio sia quanto più netto e pulito possibile. Inoltre la parte tagliata deve essere fatta seccare con calma (7-10 giorni) in un luogo ombreggiato e ventilato.
Se si tratta invece di una pianta succulenta che ha perso le radici, bisogna far in modo di pulire bene la parte basale della pianta stessa (in alcuni casi procedo anche a lavare la pianta sotto l’acqua corrente e farla asciugare bene) ed eliminare la presenza di eventuali parassiti come la cocciniglia.
Ovviamente dovete fare anche attenzione che la pianta non presenti marciume basale o presenza di funghi.
A questo punto bisogno fa in modo che l’ormone in polvere venga assorbito esclusivamente dalla superficie di taglio della pianta o dalla parte basale. Abbiate cura quindi di eliminare eccessi di ormone che potrebbero compromettere la nascita delle nuove radici.
Fatto ciò, riponete la pianta in un luogo ombreggiato ed occhio alle temperature che non devono scendere mai sotto i 15-18°C. Non abbiate fretta se le radici non spuntano subito, la rizogenesi in alcune specie di cactacee come gli astrophytum, è molto lenta.
Alla comparsa delle prime radici, potete interrare la pianta in un composto formato da pomice e lapillo. Ho notato che la pomice (granulometria 2-3 mm) a contatto con le radici, è particolarmente adatta all’accrescimento delle nuove radici. Non bagnate la pianta per i primi periodi, basta lasciare la pomice leggermente umida magari immergendo il vaso in acqua piuttosto che innaffiare dall’alto.
Spero che questa piccola guida vi sia utile… attendo altre opinioni e considerazioni sui vostri risultati! 🙂 Se volete approfondire l’argomento “radicazione”, vi consiglio questi due articoli sul forum Cactipedia:
ciao! 🙂